I risultati dell’autopsia di Diego Maradona, presentati per la prima volta in tribunale, rivelano un’agonia di 12 ore e gravi errori medici.
Diego Armando Maradona non è stato solo un calciatore: è stato un’icona, un simbolo di riscatto sociale e talento puro. Il mondo intero ha pianto la sua scomparsa il 25 novembre 2020, avvenuta in una casa privata nei pressi di Buenos Aires. La notizia ha fatto il giro del mondo in poche ore, ma fin da subito sono emerse domande su come una leggenda del suo calibro potesse morire in quelle circostanze. Dopo oltre quattro anni, il mistero che avvolge la sua morte inizia finalmente a svelarsi, non senza colpi di scena.

Il mito che ha segnato il calcio mondiale
Il processo giudiziario, iniziato solo nel 2025 a causa di continui rinvii legali, ha messo sotto accusa sette professionisti della sanità: medici, infermieri, psicologi. La procura li accusa di omicidio colposo per non aver garantito cure adeguate durante le sue ultime settimane di vita. Ma è solo grazie alle testimonianze recenti in aula che sono emersi dettagli agghiaccianti sul reale stato di salute di Maradona.
L’autopsia choc: un cuore doppio e litri di liquido negli organi
Durante il processo, due medici legali hanno rivelato i risultati dell’autopsia: Maradona ha sofferto per almeno 12 ore prima di morire. La causa della morte è un edema polmonare acuto, aggravato da una cardiomiopatia dilatativa. Il suo cuore, hanno detto i periti, pesava il doppio del normale. Ma il dettaglio più inquietante riguarda l’accumulo di liquidi: ben 4,5 litri distribuiti tra addome e polmoni, segno che la ritenzione era in atto da giorni.
Il professor Carlos Cassinelli, uno degli esperti ascoltati, ha dichiarato in aula che Maradona non avrebbe mai dovuto essere curato a casa. Le condizioni erano troppo critiche. Ecco dunque il nodo centrale: la sua morte non è stata né improvvisa né inevitabile, ma frutto di una catena di errori, superficialità e, forse, abbandono.
Solo ora, per la prima volta, queste informazioni vengono rese pubbliche. Ed è l’autopsia di Maradona a raccontare ciò che nessuno avrebbe voluto sapere. Il tutto come riportato da adnkronos.com